- Passione per la scienza tra terremoti e particelle
- Le particelle patchy
- Dai quark ai cristalli
- Sulle ali di Dedalo
- Prevenzione sismica in Italia
- I giovani e il DDL Gelmini
- Gli oggetti frattali
A tre mesi dalla fantastica esperienza di vedere su carta questa rivista, grazie all’associazione Frascati Scienza e alla Settimana della Scienza 2010, si torna alla purezza del bit con novità succulente, tra cui un inedito coinvolgimento di ben dieci tra ricercatori e docenti. Purtroppo l’entusiasmo non può che smorzarsi di fronte a una riforma dell’Università che ancora una volta taglia i finanziamenti a ricerca e istruzione, come ci spiega Francesco Vitucci analizzando il rapporto tra i giovani e il DDL Gelmini…
Al termine di ogni ciclo della scuola di dottorato presso la Sapienza di Roma tutti i dottorandi presentano il proprio lavoro di tesi in una serie di seminari, tra i quali la commissione dei docenti nomina due vincitori, uno per il dottorato in fisica e uno per quello in fisica e astrofisica. Grazie a una convenzione tra Accastampato e la Scuola Dottorale in Scienze Astronomiche, Chimiche, Fisiche, Matematiche e della Terra “Vito Volterra” e all’entusiastico supporto del suo coordinatore Enzo Marinari, dall’anno scorso tra i premi ai due vincitori vi è la pubblicazione di un loro articolo divulgativo su queste pagine. È quindi un piacere scoprire i segreti della Soft Matter, l’ambito della fisica che studia i materiali soffici come i gel, in compagnia delle particelle patchy e di John Russo, vincitore dello scorso anno.
Che l’avventura della ricerca scientifica non sia un percorso lineare e progressivo, ma piuttosto una strada tortuosa e in salita, non emerge sempre dalla quotidiana rappresentazione che televisione, libri e giornali ce ne offrono. Ripercorrere la vita di un fisico italiano tanto influente quando controverso, come è stata quella di Giuliano Preparata, può aiutare a cogliere gli infiniti modi in cui gli scienziati possono vivere il proprio lavoro. A dieci anni dalla sua morte nove suoi colleghi raccontano il personaggio e le sue ricerche dai quark ai cristalli, attraverso quarant’anni di fisica che hanno visto l’emersione del Modello Standard e l’affermazione delle teorie che oggi consideriamo fondamentali, ma anche l’esplosione di controverse vicende che hanno in parte minato la credibilità sociale della comunità scientifica, come quella della fusione fredda alla fine degli anni ’80.
In ogni caso la ricerca scientifica è sempre più importante e ha un ruolo sempre più centrale per affrontare le sfide di oggi e di domani. È passato un anno e mezzo dal disastroso terremoto abruzzese che il 6 Aprile del 2009 ha devastato L’Aquila e i comuni vicini e in questi mesi si sono rincorse emozioni, considerazioni e voci tra le più varie, di fronte a un fenomeno naturale che non si può piegare al volere dell’Uomo. Le stesse che emergono in situazioni di emergenza legate ai vulcani o alle inondazioni, tutti fenomeni connessi tra loro da un filo conduttore: la difficoltà di prevederli, l’impossibilità di contrastarli, ma la piena consapevolezza di poterne mitigare enormemente gli effetti distruttivi. La strategia vincente si chiama prevenzione sismica in Italia e ce ne parla con passione il sismologo Gaetano De Luca, coinvolto nella gestione della rete di rilevazione sismica abruzzese.
E la pura passione muove anche cinque studenti della triennale che in queste settimane sono al lavoro per realizzare un sogno ambizioso: progettare e costruire un pallone aerostatico che possa ospitare nei prossimi mesi esperimenti di fisica ad alta quota, il tutto con materiali e attrezzature amatoriali da pochi euro e un bagaglio di conoscenze fresche di lezione. È questo lo spirito più autentico della ricerca scientifica, quello che sulle ali di Dedalo spingerà Riccardo, Francesco, Alessandro, Valerio e Jacopo sempre più in alto.
Quest’anno dunque è stato il decimo anniversario della morte di Giuliano Preparata. Ma in questi mesi sono tristemente scomparsi altri grandi della scienza italiana e mondiale, a partire dal nostro stimato maestro Nicola Cabibbo, il 16 Agosto, passando per Vladimir Igorevic Arnol’d, il 3 Giugno, fino ad arrivare a Benoit Mandelbrot, il 14 Ottobre. Ed è doveroso ricordare un altro anniversario, il terzo della morte di Daniel Amit, indimenticabile uomo, scienziato e maestro. Il suo storico corso di Reti Neurali è oggi nelle esperte mani del nostro presidente della commissione scientifica Giorgio Parisi, a cui vanno mille complimenti per aver recentemente vinto la prestigiosa medaglia Max Planck per i suoi importanti contributi teorici in fisica delle particelle elementari, nell’ambito della teoria quantistica e della fisica statistica e in particolare dei sistemi disordinati come i vetri di spin.
Buona lettura!