- Tra il sogno dello spazio e il disastro giapponese
- Reazioni chimiche in stop motion
Quest’anno il mese tra marzo e aprile e stato caratterizzato da due eventi opposti: la tragedia del `
terremoto giapponese da una parte e i festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della conquista
umana dello spazio dall’altra.
Entrambi i casi suggeriscono una volta di piu come la scienza sia centrale e imprescindibile nello `
svolgersi degli accadimenti umani: la supremazia tecnologica nell’ambito anti-sismico del Giappone
ha permesso a quest’ultimo di affrontare efficacemente un disastro di enormi proporzioni, un evento
naturale che in molte altre parti del mondo avrebbe avuto conseguenze decisamente piu gravi. I limiti `
della tecnologia pero esistono e vanno conosciuti e gestiti: la presenza di una grande industria nucleare `
in un territorio ad alto rischio sismico ha provocato un allarme mondiale quando ci si e resi conto dei `
danni ingenti riportati dalla centrale di Fukushima. Niccolo Loret esamina in ` Disastri a confronto le
principali emergenze nucleari degli ultimi trent’anni, permettendo cos`ı di porre nella giusta prospettiva
l’incidente giapponese.
D’altra parte, la scienza si fonda sull’attrazione che ha l’uomo per l’ignoto e sulla sua volonta di `
superare i limiti della conoscenza: nell’ultimo secolo tutto cio` e stato dimostrato molte volte, prima `
fra tutte dalla meravigliosa avventura, tutt’ora in corso, della conquista dello spazio. Oltre qualsiasi
bandiera e ideologia, il 4 ottobre, il 12 aprile e il 20 luglio sono date storiche per tutta l’umanita:`
Matteo Di Giovanni ci fa rivivere le emozioni di quella mattina del 12 aprile 1961, quando il giovane
pilota militare Yuri Gagarin si contorceva per entrare nella minuscola capsula che l’avrebbe portato
verso le stelle.
La voglia di gettare uno sguardo oltre e propria anche degli uomini che invece di guardare in alto `
osservano il microscopico mondo che e in noi, in cerca di regole, ma anche di indizi di qualcosa di `
nuovo, di inaspettato, di fuori legge. Erica Chiaverini dipana il filo dell’avventura scientifica e tecnologia,
quasi fosse un giallo, dedicata negli ultimi venticinque anni alla ricerca del decadimento
proibito del muone, particella cugina dell’elettrone, che forse ha in se alcune delle risposte fonda- ´
mentali sulla natura della materia. Tullio Scopigno ci immerge invece in un mondo caratterizzato da
fenomeni velocissimi, in cui il tempo sembra quasi perdere la sua consistenza, in cui brevissimi flash
di speciali laser permettono di osservare le reazioni chimiche in stop motion. Un mondo microscopico
che ha un inaspettato legame con fenomeni molto piu vasti, movimenti sociali che, comunque `
vadano, lasceranno un’impronta indelebile nella storia del Medio Oriente e non solo.
La scienza non e comunque un processo lineare e sempre progressivo. Ne ` e un esempio, sostanzial- `
mente innocuo, ma emblematico, quello dello strano caso della massa relativistica che Matteo De
Giuli ci espone nella sua genesi e nella sua risoluzione, lungo un secolo di scienza e comunicazione
della scienza: un caso che dimostra come non sempre le idee scorrette vengono col tempo dimenticate.
Una rappresentazione efficace dei movimenti che caratterizzano il cammino della scienza puo poi `
trovarsi anche al suo esterno, in particolare nella letteratura e nella narrativa: e da poco uscito il ro- `
manzo L’energia del vuoto di Bruno Arpaia, un thriller ambientato al Cern di Ginevra, dentro e fuori
il grande anello di LHC, che fa emergere il duro ma appassionante lavoro degli scienziati, insieme alle
oscure verita che a volte si celano dietro formule e calcoli. `
Formule e calcoli che viviamo tutti i giorni e che in primavera coinvolgono anche l’associazione
accatagliato, alle prese con bilanci e bilancini. Basta davvero poco per diventarne soci e sostenere
l’attivita del sito ` accatagliato.org e di questa rivista: a pagina 21 tutti i contatti e i canali di
finanziamento.
Buona lettura!