La collana “I dialoghi” della casa editrice Di Renzo costituisce un’interessante proposta editoriale nella recente letteratura scientifica divulgativa. Si tratta di una collana di libri snelli e stimolanti, in cui i protagonisti della scienza e della cultura contemporanea (tra gli autori compaiono vari premi Nobel e medaglie Fields) si raccontano, parlando del proprio percorso umano e scientifico. Una caratteristica di questi libri è che sono leggibili tutti d’un fiato, essendo il frutto di una discussione con gli autori, come dei libri-intervista.
Tra il libri della collana vi è il recente “Il mistero della superfluidità”, uscito nel 2009 per mano di Anthony J. Leggett, insignito del premio Nobel per la fisica nel 2003 assieme ad Abrikos e Ginzburg, “per i contributi pionieristici alla teoria dei superconduttori e superfluidi”. Si tratta di un libro di gradevole lettura, leggibile in poco più di due ore.
Nella prima parte del libro l’autore racconta la sua esperienza di studente, formatosi nell’ambito umanistico e poi convertitosi alla fisica teorica dopo aver conseguito una laurea in filosofia. Questo racconto è esemplare nel mostrare che la strada scientifica non è affatto preclusa a chi ha avuto una formazione di stampo prettamente umanistico. Vi sono inoltre raccontati piccoli episodi divertenti della vita studentesca: può essere particolarmente incoraggiante per uno studente dei primi anni di fisica leggere del panico provato da Leggett di fronte a una serie di esercizi di termodinamica previsti nella prova d’esame conclusiva del corso di fisica della Oxford University.
La seconda parte del libro parla del contributo scientifico di Leggett alla comprensione teorica della superfluidità. Si tratta di un racconto molto interessante perché l’autore ha lavorato nell’ambito della superfluidità in modo pionieristico, seguendone tutti gli sviluppi storici, fin dalle prime evidenze sperimentali (per gli specialisti, si può tra l’altro consultare una sua recente rassegna storica fatta in occasione della Nobel Lecture). Ma i contributi di Leggett sono anche legati alla teoria della superconduttività ad alte temperature.
È da notare che, forse inevitabilmente, nella descrizione della fenomenologia e dei principi teorici della superfluidità ricorrono termini tecnici che spesso non vengono opportunamente introdotti al lettore non specialistico, nonostante sia presente un glossario utile a fornire i concetti indispensabili alla comprensione del testo. In questo senso alcune pagine risulteranno di non facile lettura.
Per concludere, lo spirito del libro è ben sintetizzato nelle sue frasi conclusive:
Se qualcuno di voi è riuscito a leggere tutto il libro, pur superando qualche difficoltà, sarà certamente in grado si affrontare studi più arditi. Per quanto riguarda gli altri, spero abbiano individuato spunti interessanti da utilizzare in altri ambiti della cultura, scientifica e non, e auguro loro di trovare una strada che li conquisti e li appassioni come la fisica ha conquistato e appassionato me.